venerdì 6 luglio 2012

"Il domani che verrà" di John Marsden

Ho visto questo libro in mezzo a tanti altri, per caso. E ho deciso di comprarlo; ho fatto bene. Il domani che verrà è un gran bel libro, ben scritto, appassionate, con la giusta dose di suspense, adatto a giovani e anziani (anche se principalmente ai primi), rapporta tematiche adolescenziali a quelle della guerra, dell'etica, della libertà, del patriottismo. Ma è soprattutto l'inizio di un'avventura.


Quarta di copertina: PREPARATEVI A LOTTARE PER IL FUTURO. Da qualche parte , là fuori, Ellie e i suoi amici si stanno nascondendo. Sono sotto shock, terrorizzati, soli. Non hanno armi, solo il loro coraggio. Non possono contare su nessuno, solo su loro stessi. Non gli rimane più nulla, solo l'amicizia. Il paese è stato invaso. Le famiglie imprigionate. Otto ragazzi sfideranno l'inferno per riconquistare il loro futuro.


E' necessario raccontarvi l'inizio del libro per inquadrare meglio di cosa si parla: Ellie, la protagonista, decide di organizzare un campeggio in un luogo molto isolato, con i suoi amici, in occasione di una festa cittadina. Cosi partono in sette e, mentre sono via, la loro nazione, l'Australia, viene attaccata, e così la loro città, i cui abitanti sono tenuti in ostaggio dagli invasori. Da quel momento il gruppo di amici dovrà combattere per cercare di salvare le proprie famiglie.

giovedì 28 giugno 2012

"La briscola in cinque" di Marco Malvaldi

Premetto dicendo che non sono un appassionato di gialli, noir, thriller e compagnia cantante (escluso Stieg Larsson ovviamente) quindi quando mi hanno caldamente consigliato questo libro non mi sono approcciato a La briscola a cinque nel migliore dei modi. Anzi, in realtà ero abbastanza scettico.. Ma è bastato leggere la metà del primo capitolo per innamorarmene.

Marco Malvaldi è un autore toscano classe 74 e pubblica con quella meravigliosa casa editrice che è la Sellerio; questo è il suo primo romanzo.
La trama è semplice: un giovane di 19 anni, ubriaco, una sera trova una ragazza morta in un cassonetto e denuncia l'avvenimento alla polizia. Massimo, proprietario del bar Lume in centro città, si trova invischiato nelle indagini, suo malgrado (almeno inizialmente), per poi iniziare lui stesso ad indagare sull'atroce assassinio.  Ad accompagnarlo in quest'occasione, oltre ovviamente ad un commissario incapace, è un gruppo di vecchietti della città, assidui frequentatori del suo bar..

Come dicevo la trama è semplice, ma è l'idea ad essere speciale. L'idea di inserire critica sociale (in particolar modo i costumi dei "nuovi giovani") e suspense, insieme ad un'atmosfera ironica e alcune volte burlesca, il tutto condito con l'immancabile dialetto toscano, che insaporisce, e non poco, questo splendido racconto. Tra scenette divertenti e l'arrovellarsi per venire a capo dell'indagine, il lettore si troverà catapultato in una calda toscana, cullato da una bella prosa, linguaggio colloquiale e si sentirà parte dell'allegra combriccola.

Con tutti questi splendidi ingredienti e una piacevole brevità (che non toglie niente alla storia e alla caratterizzazione dei personaggi) anche uno scettico come me ha saputo apprezzare un bel giallo italiano.
"La briscola in cinque" di Marco Malvaldi, un ottimo esordio.

domenica 24 giugno 2012

"Il grande inverno" di George R. R. Martin

Dopo aver parlato del primo libro, Il trono di spade, torniamo a parlare delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco con il suo secondo volume, Il grande inverno. I primi due libri nella versione italiana fanno capo ad un unico volume in lingua originale, A games of thrones, separato in due tomi da Mondadori per ragioni di marketing.
Del primo avevamo parlato in modo esaltante, definendone l'autore una delle più grandi scoperte degli ultimi vent'anni nell'ambito del fantasy, e non possiamo che confermarlo. Ci immergeremo sempre più negli intrighi di corte, in una guerra che sta per cominciare.. Impareremo a conoscere meglio personaggi che nella prima parte erano rimasti un po' in ombra, come Robb Stark, e apprezzeremo la maestria dell'autore nel saper utilizzare la terza persona nella narrazione, alternando ad ogni capitolo il personaggio-narrante, espediente che oltre ad aumentare la suspense ci fornisce nuovi ed interessanti punti di vista e una maggiore caratterizzazione dei personaggi. Non c'è che dire, Martin è davvero bravo.

La quarta di copertina: Nella terra dove le stagioni possono durare intere generazioni divampa la guerra tra la bella e corrotta regina Cersei Lannister e i lord dei sette regni, fedeli e coraggiosi signori di Grande Inverno. Intanto, nelle pianure orientali, la principessa Daenerys Targaryen, ultima discendente della dinastia del Dragno, si prepara con i suoi poteri straordinari alla riconquista del regno dei suoi avi. Ma la vera minaccia sono gli Estranei che avanzano da nord, esseri misteriosi, per secoli ritenuti a torto frutto della fantasia. Odiano la vita, il calore, il fuoco, l'estate, perché essi sono la morte, il freddo, il ghiaccio e il gelido inverno. La fine della lunga estate si avvicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magia si intrecciano anche nel secondo romando della saga "Le cronache del ghiaccio e del fuoco", avvincente e crudo come i più grandi poemi epici.

"Il Grande Inverno" di George R.R. Martin, il fantasy che appassiona.

sabato 23 giugno 2012

"Il magico regno di Landover" di Terry Brooks

Iniziamo ora a parlare di uno dei miei autori fantasy preferiti, Terry Brooks, e ci apprestiamo ad affrontare il Ciclo di Landover, l'unica saga di Brooks che si discosta dal fantastico mondo di Shannara per presentarne uno nuovo e quanto mai curioso.
Il magico regno di Landover è il primo di cinque libri. A lungo ci sono state ipotesi di adattamenti cinematografici ma le trattative non sono mai andate a buon fine, nonostante le buone intenzioni dell'autore.

Ecco la quarta di copertina: Ben Holiday compera il regno di Landover, popolato da fate e maghi come promette l'annuncio pubblicitario per Vip della Terra, per diventarne il re saggio e lungimirante. Ma la realtà che lo aspetta è ben diversa: il paese è in rovina, i poveri contadini sono disperati, i baroni non vogliono riconoscere il nuovo re, un drago devasta le campagne e un demone sottopone Ben a prove malvagie. Senza amici fidati, con un mago di corte pasticcione, un cane parlante come infido scrivano e una donna albero, Ben riuscirà, comunque, a diventare re.

lunedì 18 giugno 2012

"Un giorno questo dolore ti sarà utile" di Peter Cameron


Devo dire la verità questo è uno di quei libri a cui mi sono avvicinato perché è uscito il film. Lo so, è brutto da dire, ma a volte capita che sia la voglia di vedere un film che ci porta a leggere il libro da cui è tratto; ma siccome sono profondamente convinto che il libro sia sempre e inesorabilmente superiore al film, questo non è poi un gran problema
La prima cosa che mi ha incuriosito è stato il titolo, così esplicito ma anche così aperto a tantissime interpretazione e sviluppi. Poi ho letto alcune recensioni è mi ha affascinato il paragone con Il giovane Holden di Salinger, che mi sembra sicuramente azzeccato per i problemi interiori del protagonista, la sua malinconia, ma vi sono anche notevoli differenze di ambientazione, narrazione, stile e in parte anche del personaggio, James Sveck, meno portato a reagire con l'autodistruzione nonostante episodi curiosi (di cui non anticipo niente). Ora passiamo alla trama..


Quarta di copertina: James ha diciassette anni e vive a New York. Finita la scuola lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d'altra parte, suscitare clamore intorno a  opere di tendenza come le pattumiere dell'artista giapponese che vuole restare Senza Nome.

domenica 17 giugno 2012

"The giver, il donatore" di Lois Lowry

The giver è un romanzo che non tutti prenderebbero in mano e che non tutti apprezzerebbero, è uno di quei libri che, vedendolo, non ti viene subito voglia di comprare, vuoi anche per il pregiudizio  verso la letteratura per ragazzi; ma questo è un romanzo vero e Lois Lowry è un vero scrittore. In un tempo in cui la letteratura vive una triste crisi di qualità (preferendo la più fruttuosa quantità), in cui le pubblicazioni sono sempre più numerose ed è sempre più facile essere scrittore, i lettori ,che come noi sono interessati a letture che lascino una qualche emozione, devono saper selezionare.. beh con questo romanzo la qualità è assicurata. Ha vinto il premio Newbery Medal, il più prestigioso premio di letteratura per ragazzi, e ha ricevuto ottime recensioni dai giornali americani. Veniamo alla trama..

Quarta di copertina: Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua comunità non ci sono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto ciò che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte individuali. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Comitato degli Anziani nella cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.

martedì 1 maggio 2012

"Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi

Il 25 marzo 2012 moriva Antonio Tabucchi, l'autore dell'opera che qui di seguito si prenderà in considerazione, Sostiene Pereira, e un orgoglio per la letteratura italiana. Era il 1994 quando Tabucchi pubblico il suo capolavoro, un romanzo breve ma denso, con cui vinse premi come il Viareggio-Repaci, il Campiello e il Prix Européen Jean Monnet.

Protagonista è, appunto, Pereira, un ex cronista, ora direttore della pagina culturale del Lisboa, un giornale della sera della Lisbona dell'agosto 1938, quando in Italia e in molti Paesi d'Europa aveva grande diffusione il pensiero fasci-nazista. Pereira è un uomo solo, con problemi di salute, in sovrappeso, che cerca di sopravvivere con l'unico sostegno dato dal ritratto di sua moglie, con cui parla quotidianamente, e con il costante tormento della morte e della vita ultraterrena. La sua è una vita di monotonia, da letterato completamente sottomesso al regime (un regime che lui non percepisce ma nel romanzo è evidente) fino a quando non incontra un giovane che si sentirà costretto ad aiutare, vuoi per solitudine, vuoi perché in fondo in fondo condivideva le sue idee appassionate, vuoi per l'amore della Francia e della rivoluzione, ma questo lo porterà a cambiare radicalmente la sua vita e il suo atteggiamento..
Lascio immaginare ai lettori, perché ho già svelato fin troppo, a chi Pereira sostiene, davanti a quale pubblico, a quale uditorio, perché è costretto a dare conto delle sue azioni.. tutto questo risulterà chiaro dalla lettura del breve testo.

Pereira è un personaggio a tutto tondo, non è un eroe, non è uno dei cattivi, ma rappresenta uno dei tanti, e questo libro serve a riabilitare le persone simili a lui, che potevano ma non hanno fatto, che non si sono accorti oppure l'hanno fatto troppo tardi. Il tema principale è la scelta, quella difficile e meravigliosa strada che dobbiamo decidere di percorrere, per seguire i nostri ideali ed essere in pace con la nostra coscienza.
Da questo romanzo è stato tratto un film nel 1995 con una meravigliosa interpretazione Marcello Matroianni.

"Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi, una storia importante, vera.

domenica 1 aprile 2012

"L'amico ritrovato" di Fred Uhlman

Questo libro è un classico della letteratura. Non faccio fatica a definirlo tale e non temo proteste a questa mia affermazione, che ora, indubbiamente, giustificherò. Un classico della letteratura è, a mio modesto parere, un'opera di rara bellezza e unicità, non solo per lo stile con cui è scritta né per l'idea geniale che l'alimenta, ma per l'emozione che suscita nel lettore; emozione che rimane costante con il passare degli anni, dei secoli e delle generazioni. Un classico della letteratura è un'opera dal messaggio immortale, è questo è L'amico ritrovato. Come potrebbe non essere immortale il tema dell'amore e dell'amicizia, della guerra e della speranza?

Pubblicato nel 1971, in breve tempo, questo racconto si è affermato come una perla in mezzo ai tanti testi sul periodo del nazismo. Mette a nudo quelle che erano le ipocrisie, le convinzioni e i sentimenti della Germania di Hitler, ne da un affresco straordinario, celato da una patina di irrequietezza, di distacco, che ci permette di cogliere ogni sfumatura del disagio, dell'orrore.. e in sole 92 pagine.